Sostituzione medico di base
Cari cittadini,
Pubblico la lettera ricevuta ieri via pec dal Direttore Generale dell’Azienda Ulss 9 in merito alla questione della mancanza del medico di base ad Affi, in virtù della trasparenza che ritengo elemento fondamentale del mio mandato.
Innanzitutto ringrazio l’Azienda Ulss 9 per l’interessamento mostrato, ma ciononostante sono scontento delle risposte ricevute.
In primo luogo perché l’azienda Sanitaria non ha acconsentito che un medico che aveva dato la sua disponibilità a ricoprire l’incarico provvisorio di assistenza primaria ad Affi, anche se per un giorno a settimana, potesse farlo: in questa situazione di emergenza sanitaria, credo che anche un solo giorno, specie per quanti hanno difficoltà a muoversi, come gli anziani e le persone non autosufficienti, sarebbe stato utile.
Non voglio fare una sterile polemica, ma come potete leggere nell’allegata nota dell’Ulss 9, indicare che ci sono 3.400 posti disponibili nell’ambito territoriale del distretto 1 (che comprende Affi, Brentino Belluno, Caprino V.se, Cavaion V.se, Costermano sul Garda, Dolcè, Ferrara di Monte Baldo, Fumane, Marano V.lla, Negrar, Rivoli V.se, San Pietro in Cariano, Sant’Ambrogio V.lla, Sant’Anna d’Alfaedo) significa che alcuni cittadini di Affi dovranno percorrere ben più di 5 km per recarsi dal proprio medico di base, ed è impensabile che un malato o un anziano possa affrontare uno spostamento così lungo e disagevole. Infatti, da una ricerca che ho effettuato presso il distretto attualmente i medici disponibili sono 2 a Dolcè, 1 a Sant’Ambrogio V.lla, 1 a San Pietro in Cariano, 3 a Negrar, 2 a Sant’Anna d’Alfaedo e 2 a Marano V.lla.
Ribadisco che, anche a fronte della proposta dell’Ulss 9 di verificare la fattibilità di attivare in via straordinaria un servizio di continuità assistenziale diurna (tre mattine e due pomeriggi) presso la sede del servizio di continuità di Caprino V.se, indicata nell’ultimo paragrafo dal dott. Girardi, potrebbe essere solo una soluzione temporanea, sempre che i medici diano la loro disponibilità.
In accordo con tutti i Sindaci dei comuni limitrofi ci stiamo comunque adoperando per trovare una soluzione congiunta.
Spero vivamente che la questione possa risolversi entro la fine di questo mese, vista la gravità del momento ed essendo a conoscenza che già alcuni dei miei cittadini si stanno rivolgendo presso strutture private per accedere ai servizi di analisi a proprie spese.
IL SINDACO
Marco Giacomo Sega